giovedì 13 novembre 2014

Una Bougainvillea bianca nel mio giardino


Ormai è da un po' che non parlo del mio giardino, in effetti l'autunno spegne i colori vivaci degli spazi verdi, ma sorprendentemente non del mio, infatti note di candido bianco hanno reso il mio giardino etereo simile a quello romantico inglese.
Grazie a lei...




Quando vidi la prima Bougainvillea bianca, in estate, in una casa vicino al mare,fu subito amore....decisi dopo tempo di comprarne una che dopo un solo mese ha letteralmente illuminato il giardino con tanti fiori bianchi e stranamente in pieno autunno! 
Che felicità!

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Now it is a bit 'I do not speak of my garden, in fact fall off the bright colors of the gardens, but surprisingly not in mine, in fact notes of pure white made my garden ethereal similar to English romantic.
Thanks to you ...
When I saw the first white Bougainville, in summer, in a house near the sea, it was love .... decided after time to buy one that after one month has literally lit up the garden with lots of white flowers and strangely in full autumn!

What happiness!

Garden Things!
Maria


Le lacrime cambiano con le emozioni

Buongiorno a tutti! 
Finalmente esce un po' di sole a scaldarci dentro e fuori...
Oggi volevo parlarvi delle foto di una artista che hanno catturato la mia attenzione, poiché amo e mi interesso di fotografia, mi sono imbattuta nell'artista Rose-Lynn Fisher, nel suo esperimento la Fischer, conferma il fatto che le nostre lacrime sono costituite da sostanze differenti che produciamo a seconda che il nostro sia un pianto di dolore, di commozione, di gioia,ecc. Questo esperimento è visibile nel suo sito dell'artista http://www.rose-lynnfisher.com/tears.html, in cui si trova la galleria di immagini relative a foto di 100 tipi di lacrime diverse, a partire da quelle basali, cioè lubrificanti dell'occhio a quelle originate da emozioni nonché quelle spontanee causate dal taglio di cipolle.   
L'esperimento è durato 5 anni mediante l'utilizzo di macro e micro fotografia.  
In generale le lacrime sono formate da sostanze organiche che comprendono sali minerali, enzimi, oli e anticorpi, ma è interessante notare come in base alle nostre emozioni, vengano secrete sostanze molto diverse fra loro, per esempio le lacrime di commozione sono costituite anche da ormoni e proteine, infatti sono presenti neurotrasmettitori come leucina ed encefalina con funzione antidolorifica.
Questo ci conferma ancora di più che il nostro corpo è fortemente legato alle nostre emozioni e che il nostro benessere dipende da esse, poiché ogni sentimento è in grado di stimolare al livello chimico il nostro corpo e indurre rilassamento o stress a seconda di ciò che proviamo.
Vi auguro una buona giornata e lacrime di gioia :)


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Lacrime di gioia*

*fonte upsocl.com

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Hello everyone!
Finally comes out a bit 'of sunshine to warm inside and out ...
Today I wanted to tell you about the picture of an artist that caught my attention, because I love and I am interested in photography, I came across in the artist Rose-Lynn Fisher, in his experiment Fischer, confirms the fact that our tears are made substances that produce different depending on which ours is a cry of pain, emotion, joy, etc. This experiment can be seen in his artist website http://www.rose-lynnfisher.com/tears.html, where is the gallery of images of photos of 100 different types of tears, from the baseline, ie lubricating eye to those originated by spontaneous emotions as well as those caused by cutting onions.
The experiment lasted five years through the use of macro and micro photography.
In general, tears are formed by organic substances which include mineral salts, enzymes, antibodies and oils, but it is interesting to note that according to our emotions, are secreted substances are very different, for example the tears of emotion are constituted also by hormones and proteins, in fact there are neurotransmitters such as leucine enkephalin and function with pain relief.
This confirms even more that our body is strongly linked to our emotions and our well-being depends on them, since every feeling is able to stimulate the chemical level our body and induce relaxation or stress depending on what we feel .
I wish you a good day and tears of joy :)


Garden things!

Maria

mercoledì 12 novembre 2014

Piante amiche contro la tosse





Buongiorno amici,
Oggi vorrei parlare delle piante che possono aiutarci nel periodo freddo per superare raffreddamenti o influenze e tosse, generalmente ci affidiamo a sostanze medicinali di sintesi comprate in farmacia, come sciroppi, bustine, antinfiammatori ecc. Ma se andiamo a vedere i rimedi naturali, utilizzati in passato dai nostri antenati e quindi testati da generazioni, vediamo che si possono ritrovare tante piante amiche che ci possono venire incontro per aiutarci durante i nostri malanni stagionali.   Molti rimedi erboristici che possiamo trovare in erboristeria possono essere un valido aiuto, ma se decidiamo di fare da noi ecco alcuni suggerimenti per l'utilizzo di piante e sostanze naturali per il nostro benessere. Alcune specie vegetali, come l'altea, la  malva, la camomilla, il timo e la menta, sono tra le più conosciute per questo scopo ma esistono vegetali quali l'aglio e la cipolla che possono essere utilizzate per creare sciroppi.
Molte di queste possono essere coltivate nel nostro giardino o in vaso se siamo in appartamento o raccolte nei campi spontanei.
Veniamo ora ai rimedi più efficaci:

Tisane:
Camomilla
La camomilla nome scientifico Matricaria chamomilla, è l'erba più conosciuta, le parti migliori che si devono utilizzare sono i fiori gialli del capolino, è preferibile usare il capolino intero, facilmente acquistabile in erboristeria o coltivabile in vaso.
Avrete un'ottimo infuso aggiungendo del miele, che potrà essere in base ai vostri gusti di lavanda, di sulla, di asfodelo o di eucalipto per una attività balsamica.
Malva e Altea
La Malva silvestris e l'Althaea officinalis, sono piante emollienti, ricche di mucillagini benefiche, entrambe appartenenti alle Malvaceae, risulta utile il loro infuso per lenire le mucose dell'apparato respiratorio e dell'apparato digerente. Si possono usare sia i fiori che le foglie per la malva e la radice per l'altea, due cucchiaini di altea e uno di malva essicate. Decongestiona anche l'apparato urinario.
Salvia e zenzero
Anche la salvia (Salvia officinalis) può essere coltivata in vaso. Le foglie possono essere utilizzate fresche per ottenere un infuso dalle proprietà digestive e contro la tosse, aggiungendo del miele e zenzero (Zingiber officinale), si avrà un infuso caldo, aromatico e piccante che aiuterà i bronchi e l'apparato digestivo soprattutto in caso di acidità e cattiva digestione. Si consiglia di utilizzate circa cinque foglie per tazza in acqua bollente e un pezzetto di zenzero fresco tagliato a rondelle. La Malva silvestris è una pianta emolliente, facilmente rinvenibile in natura nei sentieri lontani dall'inquinamento e facilmente coltivabile, utile l'infuso per lenire le mucose dell'apparato respiratorio e apparato digerente. Si possono usare sia i fiori che le foglie nella dose di 5, 6 foglie per tazza. Decongestiona anche l'apparato urinario.
Lavanda
La lavanda (Lavandula angustifolia) coltivata facilmente in vaso. I fiori vengono solitamente raccolti verso la fine dell'estate e lasciati essiccare. Dai fiori di lavanda, nella quantità di un cucchiaino di fiori secchi per tazza, può essere ottenuto un infuso dalle proprietà calmanti e rilassanti. Anche qui ci starà benissimo il miele e se volete qualche foglia di salvia. Infuso calmante e rilassante.

Sciroppi:
Sciroppo di miele
Per la preparazione dello sciroppo, riscaldate in un pentolino il succo di un limone e versatelo in una ciotola aggiungendo uncucchiaio di olio vegetale e mezzo bicchiere di miele. Mescolate bene per amalgamare il tutto e trasferite in barattoli di vetro sterilizzati, da conservare in frigorifero. Sciroppo piacevole, prendetene uno o due cucchiai al bisogno per calmare la tosse.
Decotto di cipolle
Fatte un decotto con una grande cipolla, portate ad ebollizione e lasciate cuocere fino a quando risulta ben cotta. Una volta pronto, lasciatelo raffreddare e consumate un cucchiaio al bisogno per la tosse.
Sciroppo di aglio
Immergete 4 spicchi d'aglio grandi, tagliateli a metà e metteteli in tre bicchieri d'acqua. Riponete il tutto in una pentola e lasciate cuocere fino a quando l'acqua non sarà evaporata per metà. togliere gli spicchi d'aglio e aggiungete al decotto d'aglio mezzo bicchiere di aceto di mele e 50 grammi di miele. Mescolate, portate ad ebollizione per alcuni minuti, lasciate raffreddare e conservate in una bottiglietta di vetro in frigorifero. Prendetene un cucchiaio al giorno. Sentirete in questo sciroppo l'aspro dell'aceto. Alternativa a questo sciroppo, potete prendete direttamente mezzo cucchiaino di aceto e un cucchiaino di miele.
                    
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Today I want to talk about the plants that can help us in the cold period to overcome colds or flu and cough, we generally rely on substances of synthetic drugs bought in pharmacies, such as syrups, sachets, anti-inflammatory and so on. But if we look at the natural remedies used in the past by our ancestors and then tested for generations, we see that we can find so many plants that we can meet friends to help us during our seasonal ailments. Many herbal remedies that can be found in herbal medicine can be helpful, but if we decide to do we have here are some tips for using plants and natural substances to our well-being. Some plant species, such as marshmallow, lamalva, chamomile, thyme and mint, are among the best known for this purpose, but there are plants such as garlic and onion that can be used to create syrups.

Many of these can be grown in the garden or in pots if we are in an apartment or gathered in spontaneous camps.
Now for the most effective remedies:

Herbal Teas:
camomile
The scientific name Chamomile Matricaria chamomilla, is the herb best known, the best parts that you will use are the yellow flowers of the head, it is preferable to use the peep whole, easily purchased in health food or Shrub.
You will have an excellent brew by adding honey, which will be based on your tastes of lavender, on, asphodel or eucalyptus for a balmy activity.
Mauve and Altea
The Malva silvestris and Althaea officinalis plants are emollient, rich in mucilage beneficial, both belonging alleMalvaceae, their brew is useful to soothe the mucous membranes of the respiratory and digestive system. You can either use the flowers and leaves to the root of the mallow marshmallow, marshmallow and one to two teaspoons of dried mallow. Also soothes the urinary tract.
Sage and ginger
Even the sage (Salvia officinalis) can be grown in pots. The leaves can be used fresh to get an infusion of the digestive and cough, adding honey and ginger (Zingiber officinale), you will have a warm infusion, aromatic and spicy that will help the bronchial tubes and the digestive system especially in case of acidity and poor digestion. It is recommended to use about five leaves per cup in boiling water and a piece of fresh ginger cut into slices. Mallow silvestrisè a plant emollient, easily be found in nature in ways far away from pollution and easy to grow, useful infusion to soothe the mucous membranes of the respiratory and digestive systems. You can use either the flowers that the leaves in the dose of 5, 6 leaves per cup. Also soothes the urinary tract.
lavender
Lavender (Lavandula angustifolia) grown easily in pots. The flowers are usually harvested in the late summer and left to dry. From the flowers of lavender, in the amount of one teaspoon of dried flowers per cup, can be obtained from an infusion calming and relaxing properties. Here, too, we'll be fine if you want some honey and sage leaves. Infusion calming and relaxing.

syrup:
Syrup of honey
To prepare the syrup, heat in a saucepan the lemon juice and pour into a bowl, adding uncucchiaio vegetable oil and half a cup of honey. Stir well to mix everything and transferred to sterilized glass jars, kept in a refrigerator. Syrup nice, take one or two tablespoons as needed to relieve cough.
Decoction of onions
Without a decoction with a large onion, bring to a boil and cook until it is well cooked. Once ready, let it cool down and eat a tablespoon as needed for cough.
Syrup of garlic
Dip 4 large cloves garlic, cut in half and put them in three glasses of water. Put everything in a pot and cook until the water evaporates half. Remove the garlic cloves and add to the decoction of garlic ½ cup of apple cider vinegar and 50 grams of honey. Stir, bring to a boil for a few minutes, let cool and store in a glass bottle in the refrigerator. Just get one tablespoon per day. You'll hear this in the sour vinegar syrup. Alternative to this syrup, you can directly take half a teaspoon of vinegar and a teaspoon of honey.


                           Garden Things!

Maria



venerdì 17 ottobre 2014

La zucca gialla nella tradizione sarda


Dopo un po' di tempo, ci sentiamo nuovamente, ormai anche ottobre sta passando…
Questo è il mese in cui la natura ci avvisa che sta per andare in riposo e ci ricorda che l’autunno è inoltrato. 
 Il giardino si spegne dei colori solari dell’estate per lasciare spazio a quelli più cupi, rossastri e profondi. 
Così compaiono i rossi scarlati del peperoncino, gli aranciati delle zucche, i bordeaux delle foglie di vite e i rosa scuro delle eriche nane.  Questa è la stagione dei colori profondi e intensi, delle passeggiate nel bosco e in campagna, dei primi funghi e del clima mite (almeno qui in Sardegna).


http://gardeningthings.blogspot.it/2014/10/la-zucca-nella-tradizione-sarda.html

Oggi vi volevo parlare proprio di un frutto, meglio detto come ortaggio a frutto, che rappresenta nell'immaginario collettivo l'ortaggio di ottobre per eccellenza, ovvero la zucca, nome latino Cucurbita maxima Duchesne. 
Nella mia isola sarda, è stata sempre poco usata, in quanto avventizia.  Nella mia stessa famiglia si è utilizzata sporadicamente, ma andando a verificare gli studi etnobotanici sardi ho scoperto che anche questo ortaggio entrava nel quotidiano agro-pastorale di un tempo, anche se come specie per rituali e per scopi artigianali.
In generale il frutto secco veniva utilizzato come recipiente per diversi scopi, spesso come mestoli, altre volte come recipiente o come borracce da vino senza collo al quale veniva applicato un cinturino di cuoio o corda per il trasporto.

Una delle usanze particolari che risulta dalla fusione di riti pagani ancestrali e cristianesimo, è quella che avviene in alcuni paesi sardi il 30 novembre per Sant’Andrea, detto Sant’Andrìa, nell'imbrunire i ragazzi e bambini fanno una fiaccolata, ognuno di essi tiene in mano una zucca svuotata e sagomata a forma di teschio umano, spesso intagliata con naso occhi e bocca con all'interno una candela accesa. L’offerta consiste in frutta secca e dolci per i piccoli e vino per i più grandi.

A Bolotana e in altri paesi del Marghine, nei mesi di siccità si praticava un rito propiziatorio per la pioggia con il nome di Su Maimòne, i cittadini si riunivano nella piazza principale del paese portando un fantoccio formato da una zucca enorme su cui venivano intagliati occhi, naso e bocca e portato in processione fino ad una fonte d’acqua in cui veniva immerso più volte e sollevato al cielo in segno di richiesta di pioggia.
Il culto del Maimone ancora oggi è presente in Ogliastra e in alcuni centri della Barbagia. Fino al secolo scorso, i contadini e i pastori sardi lo invocavano intonando questa filastrocca:


                                
sardo

« Maimone Maimone
Cheret abba su laòre
Cheret abba su siccau
Maimone     laudau! »
Italiano

« Maimone , Maimone
chiede acqua il cereale (seminato)
chiede acqua il seccato (campo)
maimone laudato »

           Ma chi era Maimòne?
Lo studioso Mario Ligia afferma che Maimòne sia una divinità della pioggia di origine antica protosarda, che venne poi reinterpretata dai Fenici. Analizzando la radice Maim’o, in fenicio significa acqua mentre in ebraico indica un demone. Sempre lo stesso studioso lo identifica con la divinità pluvia libico-berbera di Amon, con la differenza che la radice del vocabolo sardo Maimone, per la presenza della vocale i, risulterebbe più antica e proverrebbe direttamente dall'Asia Minore e non dall'Africa.

Alcuni di questi rituali sono tornati in uso negli ultimi anni preservando in questo modo tradizioni antiche e simboliche molto affascinanti.
È bello scoprire culti antichi che hanno fatto parte della storia della propria terra ormai sconosciuti per via della globalizzazione.
Proprio per questo è importante continuare a diffondere ciò che è esistito per non dimenticarlo.
                     


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After a while 'time, we feel it again, now also in October is passing ... 
This is the month when nature tells us that is going to go rest in reminding us that autumn is forwarded. 
  The garden turns off the bright colors of summer to make room for those darker, reddish and deep. 
So hot appear red peppers, the orange of pumpkins, burgundy vine leaves and pink heather dwarf. This is the season of deep color and intense, walks in the woods and in the countryside, the first mushrooms and mild weather (at least here in Sardinia). 


Today I wanted to talk just a fruit that is the collective result of the October for excellence, or pumpkin, Cucurbita maxima Duchesne Latin name. 
In my island of Sardinia this fruit has always been little used, as occasionally adventitia. In my own family has never used particularly but going to check the Sardinian ethnobotanical studies have found that this vegetable also entered the daily agro-pastoral of a time, though more as a species for purposes rites and crafts. 
In general, the dried fruit was used as a container for various purposes, often as ladles, other times as a bowl or wine bottles without a collar to which was applied a leather strap or rope to transport. 

One of the special customs resulting from the merger of ancestral pagan rites and Christianity, is that which occurs in some countries Sardinian November 30th for St. Andrew, said Sant'Andria nell'imbrunire boys and children make a torchlight procession, each of them holding a pumpkin emptied and shaped like a human skull, often carved with eyes nose and mouth with a lit candle inside. The offer consists of dried fruits and sweets for the children and wine for adults. 

A Bolotana and other countries Marghine, in the months of drought practiced a rite for rain by the name of Su Maimone, citizens gathered in the main square of the village carrying a puppet formed from a huge gourd on which were carved eyes , nose and mouth, and carried in procession to a water source in which was immersed several times and raised to the sky as a sign of the request for rain. 
The cult of Maimone is still present in Ogliastra and in some centers of Barbagia. Until the last century, farmers and Sardinian shepherds invoked him singing this rhyme: 

sardinian 

"Maimone, Maimone 
Cheret abba on Laore 
Cheret abba on siccau 
Maimone laudau! »

english 

"Maimone, Maimone 
asks for water corn (planted) 
asks the water dried (field) 
maimone praised "

But who was Maimone? 


 The expert Mario Ligia says that Maimone is a god of the rain of ancient origin Proto, which was later reinterpreted by the Phoenicians. Analyzing the root Maim'o, in Phoenician means water while in Hebrew means a demon. Always the same scholar identifies him with the god Amon Pluvia Libyan-Berber, with the difference that the root of the word Sardinian Maimone, due to the presence of the vowel i, would be the oldest and would come directly from Asia Minor and Africa. 


Some of these rituals are back in use in recent years, thereby preserving ancient traditions and symbolic very fascinating. 
It's nice to discover ancient cults that have been part of the history of their land now unknown because of globalization. 
Precisely for this reason it is important to continue to disseminate what has existed for not forget it. 
                     

                                                         
 Garden Things!

Maria


Riferimenti^ Sardegna Cultura, La Grande Enciclopedia della Sardegna, Vol V (pag. 407 - PDF pag 413) (PDF) in www.sardegnacultura.it, La Nuova Sardegna Edizioni. URL consultato il 4 aprile 2011.
^ Mario Ligia, Mam (PDF) in www.mamoiada.org, mamoiada.org. URL consultato il 05 aprile 2011.


giovedì 4 settembre 2014

Magazine online

Sono felice di pubblicare in questo mio primo mini magazine online,il mio viaggio a Santorini, concentrato per immagini ed emozioni...

https://steller.co/gardenthings1



https://steller.co/gardenthings1


Buona visione 



Garden Things - Maria Frau


Enjoy

Garden things

mercoledì 25 giugno 2014

La ragazza e il cane

"Io passeggio un pochino per quelle stradette, mentre Bauschan, con il corpo in diagonale centrifuga, inebriato dalla felicità di trovarsi in pianura riempie i prati di galoppate vertiginose in lungo e in largo, e magari, abbaiando di indignazione mista a piacere, insegue un uccellino che, stregato dalla paura o dispettoso, gli svolazza sempre 
vicinissimo al muso."  



Thomas Mann - Cane e padrone



Garden Things
Gea e Maria



Garden things!
Maria

martedì 24 giugno 2014

Fiori di cappero, boccioli gustosi



Garden Things


Il cappero è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.
Si tratta di un arbusto che cresce spontaneo solo su substrati calcarei. 
Il suo ambiente naturale è costituito dalle rocce calcaree, da vecchie mura o dalle falesie. 
È una specie che ama il sole e i luoghi aridi. 
 Conosciuta fin dall'antichità, si riportano le prime notizie nella letteratura greca e nella Bibbia. 
Il cappero è presente nelle regioni mediterranee da tempo immemorabile e veniva utilizzato con finalità medicinali ed alimentari dalle civiltà antiche. 
 Le prime notizie storiche si apprendono dalla letteratura greca e nella Bibbia, dapprima usata come pianta medicinale, in decotti e poi come pianta culinaria. La parte edule è costituita dai boccioli, chiamati capperi,che vengono messi a macerare sotto sale o sotto aceto, mentre Il frutto, più delicato del cappero, è detto capperone, cucuncio  o cocuncio e si trova in commercio sotto sale, sott'olio o sotto aceto. 
Il cappero in Sardegna venne introdotto nella gastronomia nella seconda metà dell’800, dalla famiglia Dentoni d’origine genovese, precisamente da Domenico Dentoni, che in quel periodo era sindaco di Selargius, egli diede avvio ad una intensa coltivazione nelle campagne di Selargius, paese vicino Cagliari.
Le donne di Selargius (is arregaterasa) acquistavano i capperi dai produttori e li trasportavano con “is crobis” (ceste) sopra la testa per rivenderli nei mercati di Cagliari.
Gli uomini, invece, con l'ausilio del “carro a molle” lo trasportavano in giro per la Sardegna, in questo modo vennero incorporati nella gastronomia sarda, facendo sì che questi particolari boccioli, potessero essere introdotti nella cucina sarda a cui conferiva nuova personalità.

Notizie sul cappero Selargino tratte da: 

http://www.ilcapperoselargino.it/

Garden Things


La mia ricetta Green:

Spaghetti al sugo di capperi e cubetti croccanti di melanzana

300 g di spaghetti
1 melanzana grande
2 spicchi d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
10 g di capperi sotto sale
60 g di olive verdi e nere snocciolate
1 pizzico di origano
300 g di pomodori maturi e dolci
sale e pepe
farina per impanare le melanzane


preparazione:
Preparate la melanzana, tagliatela a cubetti e infarinateli nella farina, in una padella larga mettete dell'olio extravergine a scaldare, e versare le melanzane e friggere, dovranno diventare croccanti, mettetele da parte.
Sbucciate l'aglio pestarlo e unire al prezzemolo tritato. 
Fate soffriggere leggermente in olio d'oliva, quindi aggiungete i capperi, lavati in modo intenso per levare il sale e le olive tagliate a metà. Profumate con un pizzico di origano, salate e pepate e continuate a cuocere per qualche minuto.
A parte, sbollentate i pomodori, spellateli e tagliateli a dadini, uniteli ai capperi e alle olive cuocete per 15 minuti.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente e versateli direttamente nella padella con il sugo. Saltate la pasta a fuoco vivace per far insaporire bene, aggiungere i cubetti di melanzana, aggiungete prezzemolo tritato, crudo e servite subito.




Garden Things

Maria
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The caper is spread throughout the Mediterranean basin. 
It is a shrub that grows wild only on limestone substrates. 
Its natural habitat is made up of limestone, from old walls or from the cliffs. 
It is a species that loves the sun and the dry places. 
  Known since antiquity, we report the first news in Greek literature and the Bible. 
The caper is present in the Mediterranean region since time immemorial and was used for purposes medicinal products and food by ancient civilizations. 
  The first historical information we learn from Greek literature and the Bible, first used as a medicinal plant, in decoction and then as a culinary plant. The edible part is made from the buds, called capers, which are macerated in salt or vinegar, while the fruit, the more delicate caper, is said capperone, Cucuncio or cocuncio and is marketed under salt, oil or vinegar. 
The caper in Sardinia was introduced in gastronomy in the second half of 800, Dentoni by the family of Genoese origin, precisely by Domenico Dentoni, which at that time was mayor of Selangor, he gave birth to an intense cultivation in the plains of Selangor, the country near Cagliari. 
The women of Selangor (is arregaterasa) bought the capers from the producers and transported them with "is crobis" (basket) over your head to sell them in the markets of Cagliari. 
The men, however, with the help of the "wagon spring" carried him around Sardinia, in this way were incorporated in Sardinian cuisine, ensuring that these particular buds, could be introduced into the Sardinian cuisine that gave new personality . 


News caper Selargino taken from: 

http://www.ilcapperoselargino.it/  



Green is my recipe: 

Spaghetti sauce with capers and diced crispy eggplant 


300 g of spaghetti 

1 large eggplant 
2 cloves of garlic 
1 sprig of parsley 
6 tablespoons extra virgin olive oil 
10 g salted capers 
60 g of green and black olives, pitted 
1 pinch of oregano 
300 g of ripe tomatoes and sweet 
salt and pepper 
flour for breading the eggplant 



preparation: 

Prepare the eggplant, cut into cubes and dredge in flour in the flour in a large frying pan put extra virgin olive oil to heat, and pour the eggplant and fry, they will become crispy, set aside. 
Peel the garlic and crush it to combine the chopped parsley. 
Fry lightly in olive oil, then add the capers, washed intensively to remove the salt and olives cut in half. Scented with a pinch of oregano, salt and pepper and continue to cook for a few minutes. 
Apart from, boiled tomatoes, peel and cut into cubes, add them to the capers and olives, cook for 15 minutes. 
Cook the spaghetti in salted water, drain them and pour them directly into the pan with the sauce. Skip the pasta on high heat to flavor well, add the eggplant cubes, add chopped parsley, raw and serve immediately. 


Garden Things


Maria




sabato 21 giugno 2014

Estate da sogno, sei arrivata...


Ascoltiamo l'estate:




L'estate per me, non è solo mare, è la campagna dorata delle spighe di grano davanti casa, è il profumo di fieno, è il suono dei grilli e delle cicale la notte, è il venticello del pomeriggio nei giorni meno caldi, è il silenzio e la calma che ti invade...
Benvenuta Estate


Garden Things


Meriggio d'Estate 
Silenzio! Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria,o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli,poi tacciono,vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini,tanto è ora pace
e silenzio… Quand’ecco da tutti
gli alberi un suono s’accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così:le cicale.

Umberto Saba


Garden Things



Quale miglior visione può racchiudere in se tutti i colori, i profumi e i suoni d'estate, se non la Provenza...luogo incantato, antico, sospeso nel passato, pieno di grazia ed eleganza, di raffinata semplicità, per me fonte immensa di ispirazione.
Luogo di sogno...
Estate da sogno...



Garden Things



Benvenuta estate!



Garden Things

Dedicato al mio angelo...
Garden Things
Maria
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We listen to the summer: 

The summer for me, not just the sea, the countryside is golden ears of corn in front of the house, is the scent of hay, the sound of crickets and cicadas at night, is the breeze of the afternoon in the cooler days, it is the silence and the calm that invades you ... 
welcome to Summer 


Noon Summer 
Be quiet! They closed the green 
shutters of the houses. 
I do not want to be invaded. 
Too many flames 
Your glory, O sun! 
just whisper 
birds, then silent, losers 
from sleep. They seem extinct 
men, so peace is now 
and silence ... Suddenly all 
trees sound in harmony, 
a long deafening hiss, 
that just is not so: the cicadas. 

Umberto Saba 


What better vision can be summed up in all the colors, the scents and sounds of summer, if not the Provence ... enchanted place, ancient, suspended in the past, full of grace and elegance, refined simplicity, for me a source of immense inspiration. 
Place of dreams ... 
Summer dreams ... 

Welcome to summer! 

Dedicated to my angel ... 
Garden Things 

Maria