lunedì 28 aprile 2014

Spello, un borgo tra i fiori

Dopo un piacevole e rilassante soggiorno in Umbria, ho deciso di
raccontare un frammento di questa splendida regione che ancora non conoscevo, l'Umbria è affascinante per tanti motivi, per la storia e le prelibatezze culinarie e soprattutto per i paesaggi immersi nel verde e nella natura.


Garden Things


Dopo la bella Perugia e la storica Gubbio, ho deciso di soggiornare in una cittadina deliziosa sospesa nel tempo, Spello. Risalendo una ripida collina immersa nel verde ci si ritrova al centro di questo antico borgo che testimonia un passato ricco di storia prevalentemente di epoca romana.
Il paese è accessibile da tre porte chiamate rispettivamente: Porta Venere, Porta Urbicale, Porta Consolare. Tra i grandi tesori artistici che vengono conservati a Spello, vi sono sicuramente gli affreschi del Pinturicchio all'interno della Cappella Baglioni, nella Chiesa di S. Maria Maggiore.


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Di particolare interesse storico-architettonico, è
l’area alto collinare montana che comprende due villaggi di origine medioevale: San Giovanni e Collepino. 
Ciò che amo di più di questo piccolo borgo è la coerenza architettonica di tutte
le case, rimaste coerenti alle strutture originarie anche nella loro ristrutturazione, tale coerenza per me è una discriminante
fondamentale e indice di qualità paesaggistica di un luogo.


Garden Things


Subito colpiscono le casette di pietra curate nei minimi dettagli e poi i tanti fiori che contrastano con i muri candidi di pietra.
Proprio i fiori fanno di Spello una cittadina vivace e colorata
che in occasione della festività del Corpus Domini (nona
domenica dopo la Pasqua), vengono mostrati nelle manifestazioni a tema floreale come le “Infiorate di Spello”. Durante tale evento, gli infioratori lavorano intensamente per una intera notte per realizzare tappeti e quadri floreali che tappezzano le vie del centro storico per celebrare il passaggio del Corpo di Cristo, portato in processione dal vescovo la domenica mattina. 


Garden Things


Si formeranno quindi dei percorsi di circa 1,5 km caratterizzati
dall’alternarsi di oltre sessanta diverse infiorate. 



Garden Things       Garden Things       Garden Things
                     

Se vi trovate da quelle parti o decidete di fare un viaggio in Umbria all'insegna del relax, della natura e della spiritualità, non potete non passare per questa bellissima cittadina verde.
 Vi lascio quindi il programma delle
manifestazioni floreali che si terranno nel prossimo giugno 2014 e con un video delle infiorate.

Buon viaggio
Maria

Garden Things!
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After a pleasant and relaxing stay in Umbria, I decided to 
tell a piece of this beautiful region that still do not know, Umbria is fascinating for many reasons, for history and culinary delights and especially for green landscapes and nature. 

After the beautiful and historic Perugia Gubbio, I decided to stay in a lovely town suspended in time, Spello. Going up a steep hill surrounded by greenery you will find yourself at the heart of this ancient village that bears witness to a rich history mainly from Roman times. 
The country has three gates respectively called: Porta Venere, Urbicale Porta, Porta Consular. Among the great artistic treasures that are kept in Spello, you are definitely the frescoes by Pinturicchio in the Baglioni Chapel in the church of S. Maria Maggiore. 
Of particular historical and architectural interest, it is 
the high hilly mountainous area which includes two villages of medieval origin: San Giovanni and Collepino. What I love most about this small village is the architectural coherence of all 
houses, remained consistent with the original structure even in their restructuring, such consistency for me is a discriminating 
fundamental index and landscape quality of a place. 
Immediately hit the stone houses with attention to detail and then the many flowers that contrast with the white walls of stone. 
Just do the flowers of a lively and colorful Spello 
that on the occasion of the feast of Corpus Christi (ninth 
Sunday after Easter), are shown in the demonstrations in floral theme as the "Infiorate of Spello". During this event, the flowers work hard for a whole night to make rugs and floral paintings that adorn the streets of Old Town to celebrate the passage of the Body of Christ, led by the bishop in procession on Sunday morning. 

It will then form the paths of about 1.5 km characterized 
alternation of over sixty different infiorate. 

If you find yourself in those parts or decide to make a trip to Umbria relaxing, nature and spirituality, you can not go through this beautiful town green. 
  I will leave you the program of 
flower shows to be held next June 2014 and a video of infiorate. 
  http://www.infioratespello.it/programma/. 


have a nice trip 
Garden things!
Maria





                          




lunedì 21 aprile 2014

"Su Nenniri", la tradizione pagana

Buona Pasquetta a tutti, dopo i festeggiamenti di Pasqua trovo il tempo per parlarvi di un rito pagano molto particolare e interessante, "Su Nenniri"!

Garden Things



Questo rito è vecchissimo e tipico dei paesi del Mediterraneo e resiste in ogni paese con i suoi miti. In Grecia e in Asia Minore, per esempio, si realizzano tutt'oggi i giardini di Adone, che si creano riempiendo dei vasi con germogli di cereali che con la loro crescita e appassimento veloce simboleggiano la vita della divinità e la sua morte, dopodiché vengono nuovamente gettati nell'acqua per germogliare nuovamente e simboleggiare la resurrezione del dio.
Nella Sardegna antica, invece, il mito parla di sacerdotesse deputate al culto dell'acqua, che mettevano in scena la morte del dio, cui seguiva il pianto delle prefiche( donne pagate per piangere ai funerali) e poi, il matrimonio tra il mascolino e la Dea Madre che veniva accompagnato da cerimonie dinanzi a tutta la popolazione in processione. Oggi questo mito è stato sostituito dal rito della processione in "S'INCONTRU" ovvero l'incontro della Madre di Gesù e suo figlio risorto. Nel lontano passato, in Sardegna, prima del cristianesimo, questo rituale stava ad indicare il solstizio di primavera, e quindi il passaggio dall'inverno freddo e buio alla rinascita della vita in primavera.
Tale usanza è, appunto, quella chiamata "Su Nenniri" ed è attualmente diffusa in tutta l'isola.

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"Su Nenniri" si può preparare con diversi tipi di seme, ma tradizionalmente vengono utilizzati i semi di grano, meno di orzo e lino. Consiste nel disporre i semi di grano in dei piccoli vasi colmi di terra, per due-tre settimane prima della Pasqua, e conservati e innaffiati in luogo buio e caldo; i germogli in assenza di luce cresceranno di una colorazione bianco-giallina poi gradualmente verdina quando esposti alla luce (vedi prima foto). A quel punto i vasetti andranno decorati con fiori e nastri, e regalati in segno di buona fortuna e prosperità. "Su Nenniri" avuto in regalo deve essere messo al centro della tavola per il pranzo di Pasqua e lì tenuto fino a che non appassisce. A Cabras, e in altri paesi della Sardegna Campidanese e Ogliastrina, "Su Nenniri" viene preparato a fine maggio per la festa della Patrona Santa Maria (che coincide con la dea Madre) ed esposto un mese dopo e poi ritirato per beneficiare dei poteri magici ad esso conferiti.
In altre aree della Sardegna "Su Nenniri" veniva seminato nel periodo di maggio e preparato per San Giovanni(giorno prodigioso nella tradizione Sarda), e quindi anch'esso raccolto per utilizzarne i poteri magici acquisiti. 
Questo rituale ancora vivo, segna la volontà di un popolo di far sopravvivere quelle usanze pagane che simboleggiano il legame ancestrale con la propria terra e tradizioni.
 Vi Lascio alle immagini de "Su Nenniri" che ho preparato e donato per il giorno di Pasqua.

Garden Things


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Buona Pasqua e Pasquetta
e buona rinascita!
Maria
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Good Monday to everyone, after the celebration of Easter I find the time to tell you about a pagan ritual very unique and interesting, "Su Nenniri"! 

This rite is very old and typical of the Mediterranean countries and resists in every country with its myths. In Greece and Asia Minor, for example, are realized today the gardens of Adonis, which are created by filling the jars with sprouts of grains with their growth and withering fast symbolizes the life of the gods, and his death, after which they are again thrown into the water to sprout again and symbolize the resurrection of the god. 
In ancient Sardinia, however, the myth speaks of priestesses appointed to the worship of water, which dramatized the death of the god, which was followed by the weeping mourners (women paid to cry at funerals) and then, the marriage between the masculine and the Mother Goddess who was accompanied by ceremonies in front of all the people in the procession. Today, this myth has been replaced by the ritual of the procession in "S'incontru" or the meeting of the Mother of Jesus and her son resurrected. In the distant past, in Sardinia, before Christianity, this ritual was to indicate the spring solstice, and then the transition from winter cold and dark to the rebirth of life in spring. 
This custom is, in fact, the one called "On Nenniri" and is now widespread throughout the island. 

"On Nenniri" can be prepared with different types of seed, but traditionally are used the seeds of wheat, barley and flax less. Consists of arranging the wheat seeds in small pots filled with earth, for two to three weeks before Easter, and watered and kept in dark, warm place; sprouts grow in the absence of light of a yellowish-white color and gradually light green when exposed to light (see first photo). At that point, the jars will be decorated with flowers and ribbons, and given away as a sign of good luck and prosperity. "On Nenniri" had a gift should be put at the center of the table for Easter dinner and kept there until it wilts. A Cabras, Sardinia and other countries campidanese and Ogliastrina, "On Nenniri" is prepared at the end of May for the feast of the patron saint Santa Maria (which coincides with the Mother Goddess) and exposed to a month later and then withdrawn to benefit from the magical powers conferred upon it. 
In other areas of Sardinia "On Nenniri" was sown during May and prepared for San Giovanni (day prodigious in the Sardinian tradition), and then also collected to use its magical powers acquired. 
This ritual is still alive, marks the will of a people to survive those pagan customs that symbolize the ancestral link with their land and traditions. 

  I leave you with images of "Su Nenniri" I have prepared and donated for the day of Easter.

Garden things!
Maria

giovedì 17 aprile 2014

Makové lokše


Da tempo avrei voluto scrivere di questa ricetta slovacca che ho avuto modo di conoscere mesi fa.

Nel Natale scorso mi sono recata a Bratislava in vacanza, e ho avuto modo di conoscere questa cultura che tra l'altro ha anche una ricca tradizione culinaria. Ovviamente essendo un popolo del Nord, possiede delle pietanze abbastanza ricche e caloriche.

Tra le mie ricette slovacche preferite, ho scelto di parlarvi di queste frittelle o crepe ai semi di papavero (conoscete la mia passione per i papaveri :)) chiamate in slovacco, Makové lokše.

Solo a nominarle mi tornano in mente i bellissimi momenti vissuti passeggiando tra i mercatini di Natale con in mano del vin brulè e le mie frittelle.

Ma adesso veniamo a noi, eccovi la ricetta:


Makové lokše


500g di patate lessate con la buccia

150g farina

un pizzico di sale

ripieno:

burro(la ricetta originale prevede grasso di anatra),zucchero al velo, semi di papavero e confettura di prugne

(in alternativa crema di nocciole e zucchero al velo)

Garden Things


Passate le patate nel passa-verdure, unite la farina e il sale, impastate il tutto e create con la pasta ottenuta un cilindro da cui si ricaveranno dei dischi di pasta. A questo punto stendere i dischi ottenendo delle sfoglie sottili e circolari che andranno cotte alcuni minuti in piastra per crepe o piastra antiaderente da entrambi i lati fino a quando non si creeranno delle macchie brune, spennellate delicatamente con burro o olio e mettetele da parte. Intanto prendete i semi di papavero e mischiateli in un piatto con lo zucchero al velo. Riprendete ogni crepe (che può essere consumata tale quale come pane) e su di un lato, velatele leggermente con della confettura di prugne, cospargete con il mix di zucchero al velo e semi di papavero. A questo punto arrotolate le crepe e disponetele sul piatto da portata e cospargere di zucchero al velo e semi di papavero.

Buon appetito con le mie Makové lokše :)


Garden things

Maria

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For a long time I wanted to write this recipe Slovak that I got to know months ago. 

In the last Christmas I went to Bratislava on vacation, and I got to know this culture which by the way also has a rich culinary tradition. Obviously being a people of the North, possesses rich enough food and calories. 
Among my favorite recipes Slovak, I chose to talk about these pancakes or crepe poppy seeds (you know my passion for poppies :)) calls in Slovak, Makové lokše. 
Only to name them I recall the beautiful moments spent walking through the Christmas market with mulled wine in hand and my pancakes. 
But now we come to us, here's the recipe: 

Makové lokše 

500g of boiled potatoes in their skins 
150g flour 
a pinch of salt 
filling: 
butter (the original recipe calls for duck fat), icing sugar, poppy seeds and plum jam 
(alternatively, hazelnut cream and icing sugar) 


Pass the potatoes in the through-vegetables, add the flour and salt, knead with the dough and create a cylinder from which we derive the disks of dough. At this point, stretch the disks of getting thin sheets and circulars that will be cooked in a few minutes the plate for cracks or non-stick griddle on both sides until brown spots will be created, brush lightly with butter or oil and set aside. Meanwhile, take the poppy seeds and mix them in a bowl with the icing sugar. Take back any cracks (which can be consumed as such as bread) and on one side, slightly velatele with the plum jam, sprinkle with mixture of icing sugar and poppy seeds. At this point, rolled up the cracks, and arrange on a serving dish and sprinkle with icing sugar and poppy seeds. 
Enjoy your meal with my Makové lokše :) 

Garden things!
Maria



lunedì 14 aprile 2014

Papaveri

Buongiorno a tutti! La giornata stupenda di oggi mi ha permesso di dedicarmi ai papaveri e al loro trapianto.


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Ho avuto in dono da cari amici i semi di papavero da oppio (Papaver somniferum), pianta bienne che possiede fiori bianchi, rosa, malvacei o viola, in base alle varietà. Da esso si estrae l’oppio. Questa specie può essere coltivata a scopo ornamentale, poiché è illegale solo l’estrazione dell'oppio ma non la coltivazione della pianta. I papaveri non prediligono i terreni acidi ma quelli calcarei o neutri. Resistono ai suoli aridi e drenati e necessitano di essere innaffiati solo quando il terreno è asciutto.


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Aspettando le fioriture dei papaveri vi saluto
 Garden things! 
 Maria

martedì 8 aprile 2014

Fiori di Borragine

È arrivato il momento della borragine! 
La Borago officinalis L. con il suo azzurro intenso dei petali, spicca tra i fiori di primavera.
 Si tratta di una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae, è frequente nei pascoli e prati incolti e bordi delle strade. La bellezza dei fiori viene offuscata dalla densa peluria che ricopre tutta la pianta. Può crescere fino a 80 cm. I fiori hanno cinque petali che creano una stella azzurra da aprile a settembre. Per la loro bellezza e forma particolare possono essere utilizzati per decorare un angolo della nostra casa, inserendo solo i fiori all'interno di un contenitore di vetro.
 Io li ho inseriti all'interno di una coppa. Potete inserire anche i boccioli, sbocceranno dentro l'acqua.

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L'infuso dei fiori e delle infiorescenze si possono utilizzare come cosmetico, sia come tonico per la pelle irritata e impura, sia nell'acqua del bagno per decongestionare la pelle. L'olio dei semi di borragine essendo un buon antinfiammatorio naturale, così come quello di enotera, viene utilizzato efficacemente nelle imperfezioni della cute, spesso è inserito in molte creme per il contorno occhi in quanto più leggero di altri oli vegetali.
 Tra le sostanze presenti in esso, vi sono: acidi grassi essenziali come Omega 6, acido linoleico e gammalinoleico, fitoestrogeni, calcio, potassio, vitamina C, acido palmitico e tannini.

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Vi riporto la ricetta per un decotto da utilizzare come tonico.
Occorre: 150 g di foglie e fiori di borragine e 1,5 l di acqua. 
Fate bollire nell'acqua le foglie di borragine per 10 minuti. Lasciare intiepidire e filtrare bene. Usare il decotto come tonico con un batuffolo di cotone. 
Filtrate con un telo per eliminare i rigidi peli setolosi.
Garden things!
Maria
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The time has come borage! 
The Borago officinalis L. with his intense blue of the petals, stands out among the flowers of spring. 
  It is an annual herbaceous plant of the family Boraginaceae, is common in pastures and fallow fields and roadsides. The beauty of flowers is obscured by the dense hairs covering the whole plant. It can grow up to 80 cm. The flowers have five petals that create a blue star from April to September. For their beauty and particular form can be used to decorate a corner of our house, entering only the flowers in a glass container. 
  I have them inserted into a cup. You can also enter the buds, bloom into the water. 

An infusion of the flowers and inflorescences can be used as a cosmetic, and as a tonic for the skin irritated and impure, is in the bath for soothing the skin. The oil of the seeds of borage being a good natural anti-inflammatory, as well as that evening primrose oil is used effectively in the imperfections of the skin, it is often included in many creams for the eye because it is lighter than other vegetable oils. 
  Among the substances contained in it, are: essential fatty acids like Omega 6, and especially gamma linoleic acid, phytoestrogens, calcium, potassium, vitamin C, palmitic acid and tannins. 

I will give you the recipe for a decoction used as a tonic. 
You need: 150 g of leaves and flowers of borage and 1.5 l of water. 
Boil water leaves borage for 10 minutes. Allow to cool and filter well. Use the decoction as a tonic with a cotton swab. 
Filtered through a cloth to remove the rigid bristly hairs. 

Garden things! 

Maria





domenica 6 aprile 2014

Enfleurage

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l'Enfleurage, fiori come rose, tuberose, fiori di arancio, fresie, vengono trattati a freddo mediante un solvente grasso che permette di assorbire gli oli essenziali che ne conferiscono il piacevole profumo.
In passato si utilizzavano grassi animali come quello di maiale, oggi vengono utilizzati grassi di orig
Cosa c'è di più bello che sentire il profumo dei fiori appena sbocciati?
Mentre si annusa un fiore, il profumo non ti basta mai, sembra scomparire e il piacere subito dopo è accompagnato da un senso di frustrazione perché vorresti catturare quel profumo per sempre. Durante i miei studi sulle piante officinali e i metodi di estrazione, ho avuto modo di conoscere diverse tecniche per estrarre sostanze aromatiche dalle piante, tra queste il metodo dell'Enfleurage, utilizzata già da popoli antichi come egizi e persiani per ottenere essenze dai fiori. Le parti delicate come i petali non tollerano metodi di distillazione denaturanti come la distillazione, mentre con ine vegetale come i burri di karitè, avocado, cacao o benzoino. La procedura è questa:
si spalma il burro su due lastre di vetro, i fiori vengo raccolti all'apice del loro aroma e appoggiati su una lastra ricoperta di grasso, i telai si sovrappongono e lasciati riposare diversi giorni, la procedura si ripete fino a quando il grasso non è saturo di essenza (circa 30 volte). Successivamente i petali vengono rimossi scrupolosamente e sostituiti con altri nuovi appena raccolti.A quel punto si raschia il grasso che diventerà una pomata profumata detta “pommade”che si potrà utilizzare tale quale o trattata per estrarre l'essenza mediante alcool etilico sotto forma di "assoluta". Quante più volte verrà eseguito il procedimento, tanto più pregiata sarà la "pommade".
Ormai questa pratica è stata abbandonata per passare a metodi più economici a discapito della qualità.
Ora sapete come creare la vostra essenza pregiata dal vostro fiore preferito.
Buona domenica

Maria




mercoledì 2 aprile 2014

Hot pepper!



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 Oggi vi parlerò del peperoncino!
Questa pianta mi ha sempre incuriosito per la sua forma e per il colore e ultimamente la coltivo sempre più spesso come ornamentale e meno come spezia.
Il peperoncino o Capsicum annuum è una specie che appartiene alla famiglia delle Solanaceae come le patate, i peperoni e i pomodori.
Proviene dai margini della foresta tropicale del Nord e Sud-America.
Il nome della specie annuum significa "annuale" (dal latino annus "anno"), ma la pianta non è un annuale ma una perenne breve.
I fiori sono bianchi a forma di stella (o malvacei), il fusto ramificato raggiunge i 40 centimetri di altezza. Il frutto è una bacca con colori che vanno dall'arancio, al rosso, al verde, fino al viola.


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Il peperoncino e in generale il C.annuum gradisce climi caldi 
e secchi.
Possiamo coltivarli a partire dalla piantina o dal seme. Personalmente io preferisco sempre partire dal seme, per una questione di soddisfazione personale :) e questo è proprio il periodo in cui seminarlo!!

Se si parte dal seme occorre:
Semi di peperoncino ( gli ibridi “Apache” danno ottimi risultati).
Vasi di terracotta o a vostra scelta
terriccio universale
sabbia

Seminate in primavera in vaso, mescolando il terriccio universale con un po'di sabbia, sotto mezzo centimetro di terriccio. Vaporizzare e tenere umido e in luogo caldo fino allo germogliare dei semi, dopodiché potrete trasferirli all'aperto.
Bisogna dedicargli un posto al sole per favorire la maturazione dei frutti, non tollera temperature inferiori ai 10 gradi. 
Il terriccio deve essere soffice e drenante. Necessita di acqua frequente in estate e meno in autunno. Per una piantina di 20cm bisogna utilizzare un vaso di almeno 18 cm, in questo modo potrete godere dei vostri peperoncini nel vostro balcone o sul davanzale. Quando la piantina inizierà a fruttificare bisognerà fertilizzarla con concime per pomodori ogni 14 giorni, il terreno durante questo periodo dovrà essere sempre umido ma non zuppo.
E quando saranno secchi raccoglieteli!

Garden Things



Garden thing!

Maria